VENEZIA. Nel mese di dicrmbre la Sezione di Venezia ha avuto l’onore di ospitare il Presidente del Comitato Regionale Veneto, Tarcisio Serena, e il componente CRA Mario Schembri.
La serata è stata introdotta dal presidente della sezione Michele Gottardi, introducendo i nuovi associati dell’ultimo corso e i complimenti a Mirco Zanon per l’esordio nella categoria Promozione.
Il Presidente Serena ha rassicurato tutti, dichiarando di sentirsi a casa a Venezia, e ha evidenziato il concetto che ogni sezione è la casa degli arbitri. Ha enfatizzato il ruolo formativo dell’Associazione, non limitato alla preparazione arbitrale ma esteso alla formazione di individui con autentici valori.
Nel discutere la gestione della gara, Serena ha affermato che l’arbitro performante deve possedere intuito per anticipare e risolvere problemi. Ha motivato gli arbitri a Venezia a raggiungere insieme ciò che meritano, sottolineando l’importanza dell’osservatore nel percorso di crescita, incoraggiato i giovani arbitri ad eccellere e sottolineando la competenza dei fischietti veneti e l’importanza di conseguire insieme ciò che meritano.
Successivamente, ha dedicato parole significative al ruolo dell’osservatore, indicandolo come figura cruciale nella crescita dell’arbitro. Serena ha enfatizzato che dopo il colloquio post-partita non dovrebbero esserci rimpianti, spiegando che l’osservatore aiuta gli arbitri a identificare gli aspetti su cui concentrarsi maggiormente.
“Non siate superficiali credendo che sarà il voto che vi farà ottenere determinate gare. La forza di un arbitro non deriva solo dalla partita stessa, ma dalla capacità di affrontare le sfide e ritornare in campo, la domenica successiva, più forte di prima. Il CRA non vuole arbitri che si comportano come fossero ragazzini che pensano alla valutazione e basta; vuole formare atleti che abbiano mentalità da Lega Pro”
Il Presidente ha concluso ribadendo l’importanza degli obiettivi di gruppo, affermando che è il collettivo a conseguire vittorie.
“Frequentare la sezione e il polo atletico va oltre la condivisione di spazi fisici; rappresenta la tessitura delle relazioni e l’incrocio di storie. In questi luoghi si creano legami, si scambiano esperienze e si coltivano connessioni umane. Vi garantisco che non arriverete mai in Serie A se non frequentate questi luoghi perchè solo in essi troverete le risposte per migliorarvi costantemente sia come atleti ma soprattutto come persone”
La riunione si è conclusa con gli omaggi e i saluti consueti, lasciando negli associati veneziani la consapevolezza di essere protagonisti nel loro contributo all’Associazione, indipendentemente dal ruolo, con passione, convinzione e sensibilità.